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Che cos’è l’ansia lieve

L’ansia lieve è quello stato emotivo che può manifestarsi in modi diversi in persone di tutte le età. Scopri come riconoscerla e imparare a gestirla.

I sintomi dell'ansia lieve

I sintomi dell’ansia lieve sono diversi: saperli riconoscere è il primo passo per imparare a gestirli e iniziare a sentirsi meglio. Alcuni, di questi sono:a ad una nostra sproporzionata apprensione, come se non ci sentissimo all’altezza di affrontarle. Questo può provocare la comparsa di altri sintomi come sonno disturbato e malumore, mal di testa e tensioni muscolari che rischiano di ingigantire ulteriormente la sensazione di ansia lieve.

  • Irrequietezza
    Se la nostra mente e il nostro corpo rispondono troppo velocemente a qualsiasi stimolo, sia interno che esterno, è possibile che stiamo provando irrequietezza. L’irrequietezza, infatti, si manifesta come uno stato di allerta, come la sensazione di provare il bisogno di fare costantemente qualcosa e di avere difficoltà a concentrarci sul presente, da cui può derivare un’eccessiva stanchezza, che a lungo andare può avere un impatto negativo sulla salute e sulla qualità della vita di ognuno di noi.
  • Sonno disturbato
    Il sonno è uno degli aspetti della vita che in maniera più chiara ed immediata rivela il nostro stato psico-fisico.
    Dormire è essenziale per la sopravvivenza e per il benessere di corpo e mente: questo perché mentre dormiamo il cervello rielabora le esperienze e riequilibra l’organismo per ricaricarlo di energie.
    Fare fatica ad addormentarci, svegliarci ripetutamente o dopo poche ore sono tutti sintomi che possono condizionare negativamente le nostre giornate, facendoci sentire meno capaci di affrontarle al meglio.
    Dormire bene è importante per la salute ed è un aspetto che se sottovalutato può provocare irritabilità e cattivo umore, difficoltà di concentrazione e di memoria, spossatezza e mal di testa.

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Perché donne e uomini vivono l'ansia in modo diverso

Se è vero che non ci sono dei fattori che determinano la prevalenza dell’insorgere dell’ansia nell’uomo o nella donna nè delle differenze tra i due sessi nella manifestazione dello stato ansioso, bisogna tenere presente che quello che può cambiare è il modo in cui l’ansia viene percepita e gestita. Queste diversità si possono ricercare nei ruoli differenti che uomini e donne hanno avuto nel corso della loro evoluzione: alle donne spettava quello di accudire e difendere la prole, pur non avendo sempre la forza fisica necessaria per farlo, spingendole ad essere più ansiose. Questo ha contribuito a rendere il mondo femminile più incline a tessere rapporti sociali, portandolo ad essere più predisposto alla condivisione e ad una maggiore ed esplicita manifestazione delle emozioni. Generalmente, infatti, nelle donne si può notare una tendenza a non aver timore o vergogna nel lasciarsi trasportare dall’emotività e a vivere le situazioni con più intensità. Gli uomini, invece, avevano il compito di procacciare il cibo, di dimostrarsi pronti e forti davanti al pericolo. Spesso, infatti, il mondo maschile è più incline a manifestare l’ansia attraverso comportamenti di difesa, diventando più scontrosi e chiusi in se stessi. Nel corso del tempo la struttura sociale è cambiata, ma alcune risposte istintive nella gestione delle situazioni trovano la loro origine in secoli di comportamenti. L’ansia, quindi, pur con espressioni diverse, è uno stato emotivo che può condizionare qualsiasi momento della vita, sia di donne che di uomini. Per questo è importante imparare a riconoscerne i sintomi e i modi in cui può essere vissuta.

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A cosa serve l’ansia lieve?

L’ansia è uno stato d’animo, che può essere vissuto in modo diverso da ogni persona e che può presentarsi in vari momenti nell’arco della vita. L’ansia ha la funzione di attivare le nostre difese di fronte a potenziali pericoli e cambiamenti.

Se questa difesa si attiva in maniera esagerata rispetto al contesto che l’ha stimolata, però, essa può diventare patologica e sfociare in un vero e proprio disturbo d’ansia.

In altri casi, invece, si può manifestare un’ansia lieve. Questo succede soprattutto in presenza di determinate situazioni, causate ad esempio da preoccupazione per i figli, precarietà lavorativa, invecchiamento, scadenze sul lavoro, competitività, impegni scolastici e universitari. Pur non essendo una patologia, l’ansia lieve è uno stato emotivo che può condizionare e portare a una sofferenza che potrebbe avere un impatto negativo sulla qualità della vita.

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Come riconoscere l’ansia lieve

Riconoscere l’ansia lieve è il primo passo per affrontarla e superarla. È difficile distinguere una chiara sintomatologia per l’ansia lieve, ma, per agire in tempo, è importante sapere con quali sintomi può verificarsi.
L’ansia può manifestarsi con sintomi sia fisici che mentali: questo accade perché il corpo risponde a ciò che induce ansia entrando in uno stato di massima allerta e preparandosi a gestire la situazione di “pericolo”. Le attività del corpo diventano quindi più intense: per esempio potrebbero aumentare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, si potrebbe avvertire una tensione muscolare generalizzata, che può causare a sua volta mal di schiena e mal di testa, fastidi a livello gastrointestinale e una respirazione accelerata. Tutto questo, se accade frequentemente o con cadenza regolare, può non essere positivo per la nostra salute.

Oltre ai sintomi fisici, potrebbero manifestarsi anche alterazioni a livello emotivo, che contribuiscono alla sensazione di malessere: tra questi potrebbero verificarsi irrequietezza, difficoltà a concentrarsi, cattivo umore e uno stato di preoccupazione. In alcuni casi, in associazione all’ansia potrebbero manifestarsi difficoltà ad addormentarsi, sonno disturbato, sonno agitato o una sensazione di stanchezza al risveglio.
Questi sintomi, se diventano frequenti, potrebbero avere un impatto importante sulla routine quotidiana, rendendo pesanti anche le attività giornaliere più semplici.

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L’ansia nella società moderna: tra multitasking e disturbi del sonno

Al giorno d’oggi, stiamo assistendo a un progressivo aumento degli stati ansiosi.
L’ansia è un fenomeno tipico della società moderna, che è frenetica, incentrata sulle apparenze e orientata al multitasking. Tutto questo impatta sullo stato emotivo delle persone e può comportare una sensazione di disagio e inadeguatezza, paradossalmente anche nello svolgimento delle attività più piacevoli.

È importante ricordare che gli stati ansiosi si manifestano diversamente a seconda degli individui. Alcune persone sono più predisposte di altre a provare ansia. È come se avessero un campanello d’allarme più sensibile a scattare.
Chi ha questo tipo di sensibilità spesso deve affrontare anche altre condizioni di disagio, come la paura o i disturbi del sonno. Questi ultimi possono verificarsi sia sotto forma di difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, o come sonno inquieto e insoddisfacente.

A volte i disturbi del sonno possono essere una conseguenza dello stato ansioso, altre volte invece tendono ad alimentare lo stato d’ansia: una ridotta qualità del sonno aumenta a sua volta l’ansia e la paura di non riuscire a dormire bene, rendendo di conseguenza più ansiosi, più sensibili alle situazioni di pericolo e quindi a provare paura di non addormentarsi o dormire bene, portando così all’instaurarsi di un circolo vizioso che contribuisce alla cronicizzazione del problema.

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I problemi d’ansia negli adolescenti

Gli stati ansiosi sono sempre più diffusi in età adolescenziale e hanno un impatto notevole non solo sulla singola persona, ma anche su tutta la sua famiglia.
Anche per gli adolescenti, l’ansia rappresenta una risposta temporanea ad una condizione di pressione causata da persone o dall’ambiente circostante: principalmente si manifesta come senso di preoccupazione, disagio o nervosismo relativo alle prestazioni, agli impegni scolastici, sociali o sportivi. Negli adolescenti più sensibili e predisposti, l’ansia può causare, a seconda dei casi, disturbi fisici come mal di testa, dolori addominali e articolari o vomito. Ciò può interferire con le normali attività quotidiane, come la concentrazione, l’apprendimento scolastico, l’appetito, il sonno, la capacità di godersi le esperienze e di rilassarsi.

Generalmente, la risposta allo stato ansioso è influenzata sia da fattori genetici o dalla personalità dell’adolescente, che da fattori ambientali, come l’educazione, l’ansia stessa dei genitori, ma anche le relazioni con i coetanei.
Capire e riconoscere l’ansia lieve, intervenendo prima possibile, è importante perché può ridurre il rischio che il problema persista in età adulta.

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Un supporto per contrastare l’ansia

Nella gestione dell’ansia, spesso è utile avere il supporto di un professionista, con cui confrontarsi e capire quale sia il percorso più adeguato per affrontare il proprio stato ansioso.

Una figura preziosa a cui richiedere consiglio è il farmacista. La farmacia rappresenta un importante centro di informazione e prevenzione, un luogo dove gli utenti possono trovare un supporto e una guida nelle scelte relative alle proprie esigenze, oltre che consigli sullo stile di vita e rimedi utili per migliorare lo stato di salute.

Un’altra figura importante a cui chiedere consiglio è sicuramente il medico (o pediatra) di base, che è al corrente dello storico del paziente e può aiutare a riconoscere i sintomi,
Ci sono tanti altri specialisti a cui rivolgersi: psichiatri e psicoterapeuti rivestono sicuramente un ruolo fondamentale. Parlare con un professionista dei propri problemi e intraprendere un percorso di comprensione, analisi e, se necessario, cura può sollevare da un grande peso, aiutando ad affrontare le diverse situazioni e a ritrovare armonia nella propria vita quotidiana.

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