Domande frequenti
L’ansia è uno stato d’animo che, in alcuni casi, può avere la funzione di spingerti ad agire per superare un problema: questo, ad esempio, può succedere prima di un impegno di lavoro importante, o prima di un esame scolastico, quando l’ansia fa da stimolo per focalizzarti sull’obiettivo. Si parla di ansia anticipatoria quando si manifesta preoccupazione per un evento o per una situazione prima che questa si presenti: non sempre questa tipologia di ansia ci permette di affrontare meglio il problema.
Quando l’ansia diventa un disturbo persistente, capace di condizionare le tue abitudini, può trattarsi di ansia patologica: in questo caso è meglio parlarne con il medico curante per approfondirne la causa e trovare la soluzione migliore.
L’ansia può manifestarsi attraverso diversi sintomi, sia mentali, ad esempio preoccupazioni, irrequietezza, difficoltà a concentrarsi, cattivo umore o sonno disturbato, che fisici, come frequenza cardiaca aumentata, tensione muscolare, mal di schiena, mal di testa e fastidi gastrointestinali.
I sintomi dell’ansia, se prolungati nel tempo, possono interferire con le attività quotidiane ed essere dannosi per la salute: parlarne con il tuo farmacista o con il medico curante può aiutarti a capire come gestirli e trovare un aiuto nell’affrontarli.
I metodi per combattere l’ansia cambiano in base alla persona e alla gravità dello stato ansioso. In generale, può aiutarti seguire una sana alimentazione, bere molta acqua e fare sport, soprattutto all’aria aperta. Per una corretta gestione dell’ansia, puoi inoltre parlare con il farmacista e il medico di base e valutare il percorso più appropriato.
L’ansia può manifestarsi in modi e intensità diverse a seconda delle persone che la provano. La differenza tra ansia lieve e disturbo d’ansia generalizzato (ansia patologica) sta prevalentemente nella persistenza del sintomo ansioso e nella capacità di questo di rappresentare un ostacolo per il normale svolgimento delle tue attività.
Quando l’ansia non è più funzionale e i suoi sintomi si dimostrano esagerati rispetto al contesto e alla causa, si sta descrivendo una condizione patologica. Se pensi di avere sintomi riconducibili all’ansia, che sia lieve o patologica, parlane con il tuo medico per trovare il supporto adeguato.
Nei casi di ansia lieve, alcuni sintomi possono essere gestiti con l’aiuto di prodotti naturali o fitoterapici; in alternativa, è possibile provare benefici anche grazie a farmaci senza obbligo di prescrizione, acquistabili su consiglio del farmacista. Tra questi ci sono anche farmaci e integratori a base di olio essenziale di lavanda. Il farmacista, quindi, è una figura di riferimento per farsi indicare il prodotto giusto per la gestione degli stati di ansia lieve.
In caso di sintomi di ansia lieve, le prime persone a cui puoi rivolgerti, per farti indicare il percorso migliore da seguire, sono il farmacista e il medico di base, che conosce la tua storia clinica e ha un quadro più complessivo della tua situazione. Puoi inoltre rivolgerti a specialisti come psicologi, psicoterapeuti e psichiatri: parlare di come affrontare i tuoi problemi può essere un valido aiuto nel trovare la soluzione a situazioni di difficoltà.
Queste tre professioni, per quanto nel linguaggio comune siano spesso citate in maniera intercambiabile, in realtà rappresentano tre figure professionali distinte. Lo psicologo è un professionista laureato in Psicologia. Lo scopo del suo lavoro è il benessere della persona: aiuta cioè l’individuo a comprendere se stesso e gli altri e a comportarsi in maniera consapevole.
Lo psichiatra è laureato in medicina e chirurgia con specializzazione in psichiatria, è abilitato, tra le altre cose, a fare diagnosi riguardo a tutti i disturbi psicopatologici, prescrivere farmaci, richiedere e valutare esami clinici.
Lo psicoterapeuta è laureato in psicologia o medicina e chirurgia, con una specifica formazione quadriennale post-lauream in psicoterapia, ed è il professionista indicato risoluzione dei sintomi e delle cause conseguenti a disturbi mentali, disadattamenti e sofferenza.
No, ansia e depressione sono due disturbi diversi. L’ansia è uno stato d’animo che può spingerti a superare alcune situazioni, come ad esempio gli esami scolastici. La depressione, invece, è un disturbo dell’umore che colpisce circa il 15% della popolazione. Si manifesta attraverso un umore depresso per la maggior parte del giorno che dura per più giorni consecutivi, irritabilità, stanchezza, pensieri negativi e mancanza di energia per qualsiasi tipo di attività, sia fisica che mentale; chi ne soffre, inoltre, non riesce più a provare interesse e piacere nelle attività che prima lo facevano stare bene.
Sia l’ansia che la depressione possono avere effetti negativi: è importante quindi rivolgersi ad uno specialista per identificare il problema, riconoscerne le cause e trovare insieme il percorso giusto per contrastarlo.
Sì, le palpitazioni possono essere legate all’ansia. C’è da dire, però, che sono manifestazioni comuni a molti disturbi e, quindi, oltre a motivazioni psichiche, possono anche essere causate da patologie fisiche. È importante parlarne con il farmacista o con il medico per indagare la causa valutando tutte le opzioni. In questo modo sarà possibile trovare il rimedio più adeguato e tenere questa condizione sotto controllo.
Al giorno d’oggi, stiamo assistendo ad una diffusione sempre maggiore dell’ansia anche tra i giovanissimi. In età adolescenziale, l’ansia può manifestarsi soprattutto relativamente ad impegni scolastici, sociali o sportivi e in alcuni casi essere legata alla performance dell’adolescente in questi ambiti. Può causare diversi sintomi, come mal di testa, dolori addominali o vomito, e di conseguenza scarsa concentrazione, cali nell’apprendimento scolastico, nell’appetito e disturbi del sonno.
Combattere l’ansia intervenendo tempestivamente è importante per ridurre il rischio che il problema continui in età adulta.