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La Storia di Francesca

45 anni, commercialista

Non sempre c’è un motivo specifico che genera lo stato d’ansia, a volte il peso delle cose da fare sembra semplicemente troppo, rischiando di compromettere le abitudini quotidiane e rovinare i momenti più belli. Imparare a gestire i sintomi significa anche riappropriarsi della propria vita.

Non sempre c’è un motivo specifico che genera lo stato d’ansia, a volte il peso delle cose da fare sembra semplicemente troppo, rischiando di compromettere le abitudini quotidiane e rovinare i momenti più belli. Imparare a gestire i sintomi significa anche riappropriarsi della propria vita.

Prima di decidermi a chiedere consiglio in farmacia, sono passate settimane. Ogni volta che mi veniva il mal di testa e sentivo il cuore in gola, mi dicevo che il giorno dopo ci sarei andata, ma poi tra le cose da fare e mille impegni continuavo a rimandare.
Questi episodi si verificavano soprattutto la sera, quando avrei dovuto rilassarmi per arrivare bella energica alla giornata successiva, oppure anche la domenica, dopo pranzo, giusto in tempo per rovinarmi la giornata libera.

Da un momento all’altro arrivavano le palpitazioni, la testa mi sembrava scoppiasse da quanto era piena di pensieri, provavo a mettere ordine alla lista degli impegni, ma mi sembrava infinita, e all’improvviso mi sentivo stanchissima. Il mio primo tentativo di capire da che cosa potessero dipendere mal di testa e palpitazioni è stato guardare online: una pessima idea, c’erano informazioni contrastanti che non mi hanno tranquillizzata proprio per niente. Però mi accorgevo che se cercavo di rilassarmi e facevo dei respiri profondi, allora i sintomi diminuivano. È così che mi sono accorta che poteva dipendere tutto dall’ansia.

 

Ho provato anche a confrontarmi con delle mie amiche, ed era capitato anche ad alcune di loro di sentirsi così qualche volta: non c’era un motivo particolare che mi preoccupava, certo, lavoravo tanto, ma mi piaceva quello che facevo, avevo fatto un po’ fatica a far quadrare le finanze da quando ero da sola, ma ero riuscita a riorganizzarmi la mia vita da separata, i figli erano grandi, ma sapere che erano entrambi in un’altra città qualche preoccupazione me la dava.
Però ero circondata da persone che mi supportavano.
Non potevo dire di non essere felice.

 

 

Solo che a volte mi sembrava semplicemente tutto troppo grande. Io, invece, mi sentivo piccola. La farmacista, quando le ho spiegato la situazione, mi ha fatto sentire molto a mio agio: le sono bastate poche parole e un bel sorriso per cominciare già a tranquillizzarmi. È stato come se mi avesse detto: “Non preoccuparti, adesso passa”. E seguendo i suoi consigli è passata davvero.

Prima di decidermi a chiedere consiglio in farmacia, sono passate settimane. Ogni volta che mi veniva il mal di testa e sentivo il cuore in gola, mi dicevo che il giorno dopo ci sarei andata, ma poi tra le cose da fare e mille impegni continuavo a rimandare.
Questi episodi si verificavano soprattutto la sera, quando avrei dovuto rilassarmi per arrivare bella energica alla giornata successiva, oppure anche la domenica, dopo pranzo, giusto in tempo per rovinarmi la giornata libera.

Da un momento all’altro arrivavano le palpitazioni, la testa mi sembrava scoppiasse da quanto era piena di pensieri, provavo a mettere ordine alla lista degli impegni, ma mi sembrava infinita, e all’improvviso mi sentivo stanchissima. Il mio primo tentativo di capire da che cosa potessero dipendere mal di testa e palpitazioni è stato guardare online: una pessima idea, c’erano informazioni contrastanti che non mi hanno tranquillizzata proprio per niente. Però mi accorgevo che se cercavo di rilassarmi e facevo dei respiri profondi, allora i sintomi diminuivano. È così che mi sono accorta che poteva dipendere tutto dall’ansia.

Ho provato anche a confrontarmi con delle mie amiche, ed era capitato anche ad alcune di loro di sentirsi così qualche volta: non c’era un motivo particolare che mi preoccupava, certo, lavoravo tanto, ma mi piaceva quello che facevo, avevo fatto un po’ fatica a far quadrare le finanze da quando ero da sola, ma ero riuscita a riorganizzarmi la mia vita da separata, i figli erano grandi, ma sapere che erano entrambi in un’altra città qualche preoccupazione me la dava.
Però ero circondata da persone che mi supportavano.
Non potevo dire di non essere felice.

 

Solo che a volte mi sembrava semplicemente tutto troppo grande. Io, invece, mi sentivo piccola. La farmacista, quando le ho spiegato la situazione, mi ha fatto sentire molto a mio agio: le sono bastate poche parole e un bel sorriso per cominciare già a tranquillizzarmi. È stato come se mi avesse detto: “Non preoccuparti, adesso passa”. E seguendo i suoi consigli è passata davvero.

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