Fosse per me, in questo momento, andrei a vivere sul cucuzzolo di una montagna. Da solo. Così, farei un favore anche ai miei familiari che si lamentano del mio costante cattivo umore. È vero, sono sempre nervoso, mi dà fastidio tutto e, giorno dopo giorno, mi rendo conto che non sia facile starmi vicino.
Il punto è che sto passando un momento particolare: ho 45 anni, sono proprietario di un negozio di fiori che mi dà tante preoccupazioni, e un bambino piccolo che, chi è genitore lo sa, occupa spesso la maggior parte dei miei pensieri e del mio tempo.
Il negozio è un’attività di famiglia perché prima era dei miei genitori: nel quartiere mi conoscono tutti e si può dire che io sia cresciuto tra steli, petali e gambi. I miei genitori adesso sono in pensione e così ho rilevato io l’attività.
Ne ho parlato a lungo con mia moglie e alla fine ho preso il coraggio a due mani e mi sono deciso ad ampliarla. Ho anche assunto due persone che mi aiutano nella gestione. Con i tempi che corrono, questo è stato un passo importante nella mia vita e se contiamo che oltre al lavoro, c’è anche la famiglia, il senso di responsabilità aumenta. L’attività non va male, ma io ho sempre l’ansia che possa succedere qualcosa o che non riesca a gestire tutti gli aspetti amministrativi che negli ultimi tempi si sono moltiplicati. Vorrei anche avere tempo per riuscire a fare altro, ma mi sembra sempre di non averne.
Ho passato un periodo in cui pensavo costantemente a cosa potesse andare storto, ero deconcentrato e commettevo degli errori: a volte ho sbagliato a fare gli ordini, oppure, altre volte non mi sono comportato poco educatamente con i clienti. Non è proprio la cosa migliore, se voglio incrementare gli affari! Ero consapevole che tutto questo fosse dovuto al mio stato di ansia e che proprio l’ansia mi avesse messo in testa un sacco di pensieri in più. La sera, faticavo ad addormentarmi, perché rimuginavo sulla situazione e poi, quando mi svegliavo al mattino, ero più stanco del solito e già di pessimo umore.
Poi ho affrontato questa situazione, ne ho parlato con il mio farmacista di fiducia, ho cominciato a confidare le mie preoccupazioni a mia moglie e grazie al loro aiuto sono riuscito ad arginare l’ansia, a mettere da parte le preoccupazioni malsane e a svegliarmi con il sorriso – ora sento ancora tante responsabilità su di me, ma questo non fa altro che darmi la carica per affrontare ogni giorno dedicandomi alle cose che amo: il mio lavoro e la mia famiglia.