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La storia di Marco

45 anni, commerciante

Riconoscere di soffrire di ansia è importante. In un primo momento ci si può confidare con persone che ci sono vicine e cercare di affrontare con loro il problema, ma nel caso non si riesca a trarne beneficio o semplicemente si provi imbarazzo, si può sempre chiedere aiuto al medico o al farmacista di fiducia, che possono aiutare a capire come gestire l’ansia e i sintomi da essa derivati. In questo modo, l’ansia potrebbe trasformarsi in una sana motivazione che sproni a superare gli ostacoli e realizzare i propri sogni.

Riconoscere di soffrire di ansia è importante. In un primo momento ci si può confidare con persone che ci sono vicine e cercare di affrontare con loro il problema, ma nel caso non si riesca a trarne beneficio o semplicemente si provi imbarazzo, si può sempre chiedere aiuto al medico o al farmacista di fiducia, che possono aiutare a capire come gestire l’ansia e i sintomi da essa derivati. In questo modo, l’ansia potrebbe trasformarsi in una sana motivazione che sproni a superare gli ostacoli e realizzare i propri sogni.

Fosse per me, in questo momento, andrei a vivere sul cucuzzolo di una montagna. Da solo. Così, farei un favore anche ai miei familiari che si lamentano del mio costante cattivo umore. È vero, sono sempre nervoso, mi dà fastidio tutto e, giorno dopo giorno, mi rendo conto che non sia facile starmi vicino.

Il punto è che sto passando un momento particolare: ho 45 anni, sono proprietario di un negozio di fiori che mi dà tante preoccupazioni, e un bambino piccolo che, chi è genitore lo sa, occupa spesso la maggior parte dei miei pensieri e del mio tempo.

Il negozio è un’attività di famiglia perché prima era dei miei genitori: nel quartiere mi conoscono tutti e si può dire che io sia cresciuto tra steli, petali e gambi. I miei genitori adesso sono in pensione e così ho rilevato io l’attività.

Ne ho parlato a lungo con mia moglie e alla fine ho preso il coraggio a due mani e mi sono deciso ad ampliarla. Ho anche assunto due persone che mi aiutano nella gestione. Con i tempi che corrono, questo è stato un passo importante nella mia vita e se contiamo che oltre al lavoro, c’è anche la famiglia, il senso di responsabilità aumenta. L’attività non va male, ma io ho sempre l’ansia che possa succedere qualcosa o che non riesca a gestire tutti gli aspetti amministrativi che negli ultimi tempi si sono moltiplicati. Vorrei anche avere tempo per riuscire a fare altro, ma mi sembra sempre di non averne.

Ho passato un periodo in cui pensavo costantemente a cosa potesse andare storto, ero deconcentrato e commettevo degli errori: a volte ho sbagliato a fare gli ordini, oppure, altre volte non mi sono comportato poco educatamente con i clienti. Non è proprio la cosa migliore, se voglio incrementare gli affari! Ero consapevole che tutto questo fosse dovuto al mio stato di ansia e che proprio l’ansia mi avesse messo in testa un sacco di pensieri in più. La sera, faticavo ad addormentarmi, perché rimuginavo sulla situazione e poi, quando mi svegliavo al mattino, ero più stanco del solito e già di pessimo umore.

Poi ho affrontato questa situazione, ne ho parlato con il mio farmacista di fiducia, ho cominciato a confidare le mie preoccupazioni a mia moglie e grazie al loro aiuto sono riuscito ad arginare l’ansia, a mettere da parte le preoccupazioni malsane e a svegliarmi con il sorriso – ora sento ancora tante responsabilità su di me, ma questo non fa altro che darmi la carica per affrontare ogni giorno dedicandomi alle cose che amo: il mio lavoro e la mia famiglia.

Fosse per me, in questo momento, andrei a vivere sul cucuzzolo di una montagna. Da solo. Così, farei un favore anche ai miei familiari che si lamentano del mio costante cattivo umore. È vero, sono sempre nervoso, mi dà fastidio tutto e, giorno dopo giorno, mi rendo conto che non sia facile starmi vicino.

Il punto è che sto passando un momento particolare: ho 45 anni, sono proprietario di un negozio di fiori che mi dà tante preoccupazioni, e un bambino piccolo che, chi è genitore lo sa, occupa spesso la maggior parte dei miei pensieri e del mio tempo.

Il negozio è un’attività di famiglia perché prima era dei miei genitori: nel quartiere mi conoscono tutti e si può dire che io sia cresciuto tra steli, petali e gambi. I miei genitori adesso sono in pensione e così ho rilevato io l’attività.

Ne ho parlato a lungo con mia moglie e alla fine ho preso il coraggio a due mani e mi sono deciso ad ampliarla. Ho anche assunto due persone che mi aiutano nella gestione. Con i tempi che corrono, questo è stato un passo importante nella mia vita e se contiamo che oltre al lavoro, c’è anche la famiglia, il senso di responsabilità aumenta.

L’attività non va male, ma io ho sempre l’ansia che possa succedere qualcosa o che non riesca a gestire tutti gli aspetti amministrativi che negli ultimi tempi si sono moltiplicati. Vorrei anche avere tempo per riuscire a fare altro, ma mi sembra sempre di non averne.

Ho passato un periodo in cui pensavo costantemente a cosa potesse andare storto, ero deconcentrato e commettevo degli errori: a volte ho sbagliato a fare gli ordini, oppure, altre volte non mi sono comportato poco educatamente con i clienti. Non è proprio la cosa migliore, se voglio incrementare gli affari!

Ero consapevole che tutto questo fosse dovuto al mio stato di ansia e che proprio l’ansia mi avesse messo in testa un sacco di pensieri in più.

La sera, faticavo ad addormentarmi, perché rimuginavo sulla situazione e poi, quando mi svegliavo al mattino, ero più stanco del solito e già di pessimo umore.

Poi ho affrontato questa situazione, ne ho parlato con il mio farmacista di fiducia, ho cominciato a confidare le mie preoccupazioni a mia moglie e grazie al loro aiuto sono riuscito ad arginare l’ansia, a mettere da parte le preoccupazioni malsane e a svegliarmi con il sorriso – ora sento ancora tante responsabilità su di me, ma questo non fa altro che darmi la carica per affrontare ogni giorno dedicandomi alle cose che amo: il mio lavoro e la mia famiglia.

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